Bonifica Tri-Halde, Stadtallendorf

Dati relativi al progetto

Regione: Assia / Germania
Committente: Settore bonifiche siti contaminati della HIM
(su incarico del Land dell’Assia)
Ha partecipato ai lavori: ARE Deutzen GmbH
Periodo dei lavori: Novembre 2001 / novembre 2004
Valore del progetto: 16 Milioni di EURO

Lavori eseguiti

  • Condizionamento di 50.000 tonnellate di fanghi altamente contaminati da composti nitroaromatici
  • Trasporto in container stagni presso l’impianto di trattamento di terreni di Deutzen
  • Trasporto di 40.000 tonnellate di terreni contaminati da composti nitroaromatici
    all’impianto di trattamento di terreni di Deutzen
  • Trattamento termico e successivo smaltimento di 90.000 tonnellate di materiale di scavo

Storia

La cosiddetta Tri-Halde era la discarica di residui derivanti dall’attività di produzione di esplosivi nella località di Stadtallendorf in Assia. Mentre i terreni contaminati da composti nitroaromatici rappresentavano un pericolo, nell’intera zona, soprattutto per i residenti, il percolato della discarica costituiva una minaccia soprattutto per la falda e quindi per l’approvvigionamento di acqua potabile. Oltre ai composti nitroaromatici e aromatici risultava critico soprattutto l’elevato tenore di composti nitroaromatici monociclici tossici.

Nella discarica sono stati depositati circa 50.000 t di fanghi di neutralizzazione contenenti gesso. Le barriere, la sigillatura e il substrato hanno fornito circa 40.000 t di terreno contaminato da sottoporre a trattamento termico. Il tenore di sostanze inquinanti rilevate durante la bonifica si situava ben al di sopra dei valori rilevati durante la ricognizione preliminare. Sono stati rilevati fino a 60.000 mg/kg di composti nitroaromatici.

Interventi di bonifica

Il terreno, racchiuso all’interno di un capannone che conteneva tutto il materiale, è stato rimosso da un’azienda terza, scaricato in container attraverso un sistema apposito e trasportato all’impianto di trattamento termico della ARE Deutzen GmbH a Lipsia. I fanghi di produzione rimossi sono stati calibrati a 50 mm e convogliati, a mezzo di una pompa per liquame, attraverso una tubatura, in un impianto di condizionamento progettato e costruito appositamente per questo scopo. Il fango è stato prelevato dal silo di deposito per essere poi condizionato con un legante in un mescolatore. Solo dopo essere stato condizionato il fango ha potuto essere trasportato all’impianto di trattamento termico di Deutzen in container stagni costruiti appositamente per questo progetto di bonifica. I container sono stati poi trasferiti tramite un trasportatore a rulli, fuori dall’impianto e caricati su camion tramite gru a ponte.

L’impianto di condizionamento è stato autorizzato ai sensi del punto 8.11(aa) del 4° BImSchV (Ordinanza sulla tutela dalle immissioni). L’impianto doveva essere conforme a specifici requisiti in materia di protezione contro le esplosioni. L’impianto di depurazione aria era a norma del 17° BImSchV. Il monitoraggio permanente dei fumi era integrato da periodiche misurazioni discontinue. Dato l’elevato tenore di azoto dei composti nitroaromatici è stato utilizzato un impianto DeNox. Tutti i sistemi interessati sono stati in parte dotati di soluzioni ridondanti. L’impianto di condizionamento è stato installato in ambiente confinato, in depressione, date le emissioni gassose altamente tossiche e di odore intenso provenienti dal materiale, le quali, in seguito a condizionamento, hanno potuto essere tenute sotto controllo solo realizzando apposite aree di deposito ad alta sicurezza. Queste aree, delle capienza di 20.000 o 30.000 t, sono state concepite come zone confinate indipendenti all’interno del capannone di trattamento termico con sistema di controllo dell’aria. Tuttavia gli odori hanno potuto essere controllati solo con aspersione di assorbitori di odori. L’elevato tenore di acqua dei fanghi ha rappresentato una sfida complessa per l’impianto di trattamento termico. A causa dell’origine altamente sensibile del materiale e del superamento dei valori limite per i composti nitroaromatici è stato possibile recuperare il materiale trattato con autorizzazioni in deroga specifiche per quel materiale.

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